Secondo John Maynard Keynes, uno tra i più autorevoli economisti della prima metà del XX secolo, investire con successo significa anticipare gli altri.
Quando Keynes fece questa citazione il mondo stava attraversando uno dei momenti più bui della storia recente, dovuto alla Guerra e alla Grande Depressione.
Oggi paradossalmente stiamo vivendo una situazione simile. Il tasso di disoccupazione ci riporta alle percentuali del “giovedì nero” e invece di macerie causate dallo scontro bellico dovremo fare i conti con i calcinacci generati degli ingenti interventi di ammodernamento necessari a soddisfare le nuove richieste della domanda globale.
Il Covid-19, oltre a riscrivere le regole relative alla necessità di buyer e tenant, ha velocizzato due tematiche già approcciate da tempo nei primari mercati internazionali: riqualificazione urbana e green tech.
Dopo il breve shock iniziale del secondo trimestre dell’anno uscente, la reazione dei big player internazionali del segmento investment è stata chiara e tempestiva. In brevissimo tempo sono stati riallocati i budget in soluzioni alternative vincenti che saranno i nuovi asset class del decennio in corso.
Per operatori in possesso di tecnologia integrata ai Big Data e mercati educati da tempo alla condivisione e catalogazione delle performance, il Covid-19 è stato un acceleratore di dinamiche già nel mirino da tempo.
Teoria confermata dal report di Scenari Immobiliari nel quale sono state messe a confronto le performance tra i fondi immobiliari italiani ed europei e i relativi mercati immobiliari. L’intervento di Mario Breglia, presidente dell’autorevole istituto di studi e ricerca, ha evidenziato come i fondi immobiliare, grazie all’efficienza gestionale, abbiano garantito una costante crescita evitando flessioni anche durante le crisi che hanno coinvolto il settore nell’ultimo ventennio.
La rapida diversificazione dimostrata dai grandi gestori di asset under management non si è manifestata tra gli investitori medio piccoli che hanno dimostrato un atteggiamento attendista, accumulando una latente domanda in attesa di capire su quali asset e soprattutto su quali mercati puntare.
In questo scenario di incertezza un’attività utile all’orientamento nel segmento investment è la valutazione di strategie e numeri che in passato hanno agevolato gli investitori ad approcciare i mercati con il giusto timing.
In questo articolo abbiamo raccolto informazioni relative ai primati raggiunti dal mercato immobiliare di New York, frutto di studi approfonditi da parte di competenti analisti internazionali.
Il mercato immobiliare più attrattivo per investitori
Il “the Wealth Report 2020”, report che nasce dalla sinergia tra qualificati esperti nei rispettivi settori di appartenenza tra cui Knight Frank Research, Oxford Economics, Forbes fornisce varie classifiche basate su 100 città nel mondo suddivise per categoria. New York oltre a primeggiare nella categoria generale è considerato il mercato più attrattivo per investitori
Il mercato immobiliare più attrattivo per investitori nel settore commerciale
Nella classifica di AFIRE, associazione che rappresenta un punto di riferimento per investitori nel settore commerciali, New York è il primo mercato nelle classifiche per sicurezza e stabilità dal 2014 al 2020
Il mercato immobiliare con maggiore capacità di reazione alle crisi immobiliari
In questo caso non abbiamo trovato classifiche degne di nota. Tuttavia, segnaliamo una serie di link che ripercorrono la crisi affrontate del mercato immobiliare di New York dal 1910 in poi.
Miller Samuel, il più autorevole centro di studio e analisi del mercato immobiliare newyorkese ha fatto uno studio sull’evoluzione e l’adattamento di 100 anni del real estate market newyokese.
Quello che emerge dall’articolo di Jonathan Miller è una costante relativa al continuo e rapido adattamento a significativi cambiamenti economici, politici, sociali e ambientali. La storia dimostra che New York ha sempre reagito positivamente e con grande dinamicità ai bruschi cambiamenti creando opportunità seguite da rapide crescite.
Per gli appassionati dei parallelismi con la storia, segnaliamo anche un interessante focus sulle dinamiche che hanno coinvolto il mercato durante gli anni ‘20 e ‘30 presente nell’articolo scritto da Diane Cardwell nel The New York Times.
Per completare il quadro non potevamo che attingere ai Big Data più recenti riportando nel dettaglio il timing di ripresa del mercato durante la più recente crisi finanziaria iniziata con il crollo della banca d’affari Lehman Brothers.
L’inizio della contrazione è iniziata nel quarto trimestre del 2008 (-10%) la percentuale minima è stata raggiunta nel primo trimestre del 2009 (-17%) ma a partire dal secondo trimestre del 2009 i valori hanno iniziato a risalire per arrivare a superari i prezzi pre crisi nel primo trimestre del 2010.
L’attuale scenario del mercato immobiliare a New York
L’annuncio dell’atteso vaccino ha dato un impulso immediato al real estate della Grande Mela, dando inizio alla ripresa da una breve crisi, che ha visto un forte rallentamento del mercato di Manhattan, mentre ha colpito in forma molto più lieve gli altri 4 distretti di New York, che hanno registrato una crescita a partire da Luglio con la fine del lockdown.
Relativamente a Manhattan durante il mese di gennaio c’è stato un aumento dell’offerta di appartamenti in Condo, così come il numero di contratti firmati, registrando un incremento del 50,6% rispetto a gennaio del 2020.
Fonte: Douglas Elliman