Leasing immobiliare abitativo: di cosa si tratta e quando è utile?

Leasing immobiliare: cos'è, caratteristiche, esempi, simulazioni.

Il leasing immobiliare abitativo è una modalità di pagamento che consente di utilizzare un bene immobile pagando a rate, scegliendo poi se diventarne proprietari – sostenendo una maxi rata finale – o restituirlo, rinunciando quindi alla proprietà. 

Questa tipologia di leasing è stata introdotta in Italia nel 2015 con la Legge di Stabilità, articolata manovra di rilancio dell’economia che si è proposta di tagliare tasse e spesa pubblica e di ridistribuire risorse e responsabilità finanziarie. 

Noi di Reisol ci occupiamo di investimenti immobiliari da decenni e sappiamo che è fondamentale essere informati sulle diverse possibilità offerte dal mercato: proprio per questo, oggi vogliamo dedicare un approfondimento al leasing immobiliare abitativo, con l’obiettivo di rispondere ad alcune domande che ci vengono poste dai nostri clienti, interessati, per esempio, a gestire con diverse modalità il loro patrimonio.

Cos’è il leasing immobiliare abitativo e chi può richiederlo

Come riportato anche dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’obiettivo di questa tipologia di leasing è consentire l’acquisto dell’abitazione principale, fornendo agevolazioni fiscali e garanzie civilistiche finalizzate.

La struttura finanziaria più diffusa di una operazione di leasing prevede due o tre passaggi:

  1. pagamento del cosiddetto maxicanone una tantum, da corrispondere al momento della stipula del contratto, che in genere ha importo superiore rispetto agli altri canoni periodici
  2. pagamento del numero prestabilito di canoni periodici, generalmente con scadenza mensile
  3. prezzo predeterminato che l’utilizzatore dovrà pagare alla scadenza del contratto, se vorrà riscattare il bene immobile. 

In Italia, il leasing immobiliare abitativo è rivolto a: 

  • giovani con meno di 35 anni
  • soggetti con più di  35 anni che abbiano un reddito complessivo non superiore a 55.000 euro.

I destinatari possono quindi stipulare contratti di leasing aventi per oggetto immobili – costruiti, in costruzione o anche da costruire – da adibire ad abitazione principale entro un anno dalla consegna. I soggetti richiedenti, inoltre, non devono essere titolari di diritti di proprietà su altri immobili a destinazione abitativa.

Il leasing immobiliare abitativo può essere richiesto presso una banca o altro istituto di credito che si occupa di questa tipologia di finanziamento: il nostro consiglio, inoltre, è quello di rivolgersi a uno specialista del settore immobiliare e di richiedere consulenze mirate dal punto di vista legale e fiscale, per essere certi di prendere le decisioni più opportune.

Come vedremo meglio tra poco, in questo momento di grandi evoluzioni anche nel mercato immobiliare italiano, dove ci occupiamo da vicino della città di Milano, è quanto mai fondamentale effettuare investimenti mirati, ponendosi obiettivi chiari: il leasing abitativo, se scelto con oculatezza, può fare parte di una buona strategia immobiliare.

I vantaggi fiscali del leasing immobiliare abitativo

Come abbiamo visto poco fa, la disciplina del leasing immobiliare abitativo prevede incentivi fiscali sull’acquisto o costruzione di immobili da adibire ad abitazione principale.

L’obiettivo della misura è quindi agevolare soggetti giovani o con ristrettezze economiche nell’acquisto dell’abitazione di residenza.
Questo approccio finanziario diventa quindi un innovativo canale di finanziamento: vediamo insieme i principali vantaggi offerti dal leasing abitativo.

Innanzitutto è importante ricordare che, per ottenere i vantaggi fiscali collegati a questa tipologia di pagamento, i titolari dei contratti stipulati dal 1° gennaio 2016 e fino al 31.12.2020, devono portare in detrazione dalla dichiarazione dei redditi i costi del leasing “prima casa”.

Per giovani sotto i 35 anni all’atto della stipula del contratto e con reddito complessivo non superiore a 55.000 euro gli incentivi fiscali sono i seguenti:

  • detraibilità pari al 19% dei canoni di leasing (fino a un importo massimo di 8 mila euro annui)
  • detraibilità pari al 19% del prezzo del riscatto (fino a un importo massimo di 20 mila euro).

Per i soggetti con età pari o superiore a 35 anni e con reddito complessivo non superiore a 55.000 euro gli incentivi prevedono:

  • detraibilità pari al 19% dei canoni di leasing (fino a un importo massimo di 4 mila euro annui)
  • detraibilità pari al 19% del prezzo del riscatto (fino a un importo massimo di 10 mila euro).

Inoltre, per tutte le categorie coinvolte, l’imposta di registro sull’acquisto dell’abitazione “prima casa” è ridotta all’1,5% e, qualora la società di leasing acquisti l’abitazione dal costruttore, si applica l’aliquota IVA ridotta del 4%.

Leasing immobiliare abitativo: quali sono le differenze rispetto ad altre forme di finanziamento

Ora che abbiamo osservato obiettivi e principali vantaggi del leasing immobiliare, guardiamo più da vicino le differenze di questa tipologia di pagamento rispetto ad altre formule, per comprendere quale può essere la più idonea alle proprie esigenze.

Differenza tra leasing immobiliare e mutuo

Quando si accende un mutuo, viene messa a disposizione del richiedente una somma di denaro per acquistare l’immobile: il mutuo, di conseguenza, viene garantito mediante ipoteca da iscrivere sull’immobile nel mentre acquistato. Quando si applica il leasing immobiliare viene invece messo a disposizione del richiedente l’immobile stesso, che l’utilizzatore potrà acquistare se, e solo se, intenderà avvalersi della facoltà di riscatto

Differenza tra leasing e rent to buy 

Quando si stipula un leasing viene attivato contratto di finanziamento tramite un ente terzo, quando invece si procede con il metodo rent to buy il bene viene concesso in godimento dal proprietario dello stesso. 

Differenza tra leasing e locazione

Locazione e leasing hanno alcuni punti in comune: con entrambi, infatti, conduttore e utilizzatore dispongono materialmente del bene per un determinato tempo a fronte del pagamento di un canone periodico

Con la locazione, però, la proprietà del bene rimane sempre in capo al locatore – che non intende privarsene, se non tramite l’avvio di un vero e proprio processo di compravendita – e non è prevista prevista la facoltà di riscatto, che invece caratterizza il leasing. 

Differenza tra leasing e vendita con riserva di proprietà

La vendita con riserva di proprietà prevede che la proprietà del bene passi direttamente all’acquirente al pagamento quando viene pagata l’ultima rata del prezzo: si tratta, quindi, di una delle forme di finanziamento più comuni. 

Nel leasing immobiliare, invece, non è previsto il passaggio automatico in concomitanza del pagamento dell’ultimo canone: il passaggio di proprietà avviene solo se l’utilizzatore riscatta il bene immobile

L’elemento fondamentale del leasing immobiliare in ambito immobiliare

L’elemento caratterizzante del leasing immobiliare è quindi proprio il riscatto, che verrà sancito con un processo di compravendita a tutti gli effetti.

Se stai valutando di acquistare un immobile, eventualmente tramite una forma di finanziamento, il team multidisciplinare di Reisol è a tua disposizione per accompagnarti nella scelta migliore e più fruttuosa per il presente e per il futuro: contattaci, risponderemo volentieri alle tue necessità. 

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