Come sarà la casa del futuro

La casa del futuro: come saranno gli spazi abitativi del futuro secondo Reisol Immobiliare, agenzia specializzata nella vendita di immobili a Milano e New York.

Mentre il mondo cambia sempre più velocemente e si ridefiniscono gli assetti dell’abitare contemporaneo, è naturale interrogarsi su come sarà la casa del futuro: dove, ma soprattutto come, abiteremo tra 30 o 50 anni? 

Oggi si diffondono sempre di più tendenze sia di architettura green che di trasformazione digitale, così come si sente parlare di decentramento delle megalopoli, gentrificazione e community welfare, e ci si chiede quindi come si trasformeranno gli spazi del quotidiano. 

Il futuro è un luogo che, nel nostro immaginario, rende possibile ciò che oggi è solo abbozzato: ed è così che, quando pensiamo alla “casa del futuro”, l’architettura è ecologia e domotica allo stesso tempo, il design è qualità e semplificazione dei processi quotidiani, e l’innovazione è alla portata di tutti. 

Nella casa del futuro incontreremo specchi intelligenti e finestre che assorbono la luce del sole e la trasformano in energia, ma anche piccoli robot, porte che si aprono solo se riconoscono i nostri occhi e pareti nate in laboratorio grazie a coltivazioni fungine, ma soprattutto incontreremo il desiderio di elevare la qualità dell’abitare

Cosa ci aspetta, quindi, oltre la porta della casa di domani? 

Come sarà la casa ideale del futuro?

Quando i nostri pronipoti ci aspetteranno sulla porta di casa, può essere che da fuori non ci si accorga della differenza, ma dentro troveremo un mondo completamente nuovo, dove la tecnologia si occuperà – quasi! – di tutto. 

Nelle abitazioni di domani, ci saranno tegole e finestre che catturano l’energia solare, garantendo un’assimilazione molto maggiore.

La casa del futuro sarà poi in grado di dialogare con strutture vicine, scambiando energia e ottimizzando i consumi per tutti grazie a microreti: le transazioni economiche, ovviamente, avverranno nell’immediato via blockchain

E per entrare in casa? Non serviranno certo le chiavi: meglio il riconoscimento facciale, o magari la scansione della retina. Il clima interno sarà regolato da termostati autoregolanti, e tutto ciò che riguarda elettrodomestici, illuminazione e pulizia potrà essere comandato anche a distanza. 

Per esempio, potremmo arrivare a casa e trovare la lavatrice già fatta, la cena pronta in forno, le piante innaffiate e i pavimenti puliti.

Ma c’è di più: in bagno lo specchio non sarà solo uno specchio, ma sarà in grado di analizzare lo stato del volto e della pelle, indicando se ci sono anomalie e discromie e quale beauty routine è necessaria per migliorare la situazione. E la doccia non certo una banale doccia, ma un ambiente 100% smart in grado di fornire anche trattamenti di wellness, così come la bilancia pesapersone sarà una vera e propria app che indicherà l’equilibrio dei parametri vitali ed eventuali interventi di terapia o di fitness. 

Anche l’armadio diventerà un vero e proprio assistente che ci consiglia il look migliore e quali capi acquistare in base al nostro stile, e magari potremo farlo immediatamente, mentre ci specchiamo, con un semplice click. 

Nella casa del futuro, il nostro umore è importante: potremo dare feedback sui nostri stati d’animo tramite un’applicazione e la televisione sarà in grado di suggerire la serie tv più adatta per risollevarci il morale. 

Nella casa di domani, abiterà la famiglia di domani dove, insieme agli umani, incontreremo anche i robot, che si occupano di pulizia, cucina o didattica, per esempio assistendo virtualmente i bambini nei compiti.

Fantascienza? Distopia? Per ora, immaginazione basata su tecnologie che si stanno già sperimentando in numerosi istituti e centri di ricerca, come Berkeley e il MIT di Boston, proprio come raccontato in un recente approfondimento sul tema

La casa intelligente: il ruolo della domotica e delle nuove tecnologie

Sappiamo quindi con certezza che la casa del futuro sarà tecnologica, e la domotica sarà in grado non solo di risolvere esigenze pratiche, facendoci risparmiare tempo, ma anche di anticipare le nostre necessità

Se l’idea di una casa “viva” attira molto, non mancano comunque le naturali perplessità sul tema: una ricerca condotta da YouGov indaga come gli italiani si immaginano la casa di domani, ha evidenziato che 9 persone su 10 la pensano sempre più autonoma e l’84% degli intervistati si dichiara interessata a un’abitazione smart.

Allo stesso tempo 7 persone su 10 temono che l’eccesso di automazione ci induca a diventare troppo pigri, e il 49% teme che la tecnologia fornisca l’assist per tracciare le persone e controllare le abitudini

Rimane il fatto che per il 62% degli intervistati la domotica sarà la tendenza giusta verso cui orientarsi: gli spazi della casa diventeranno sempre più interattivi e la tecnologia sarà il linguaggio che permetterà a noi esseri umani di dialogare con qualunque elettrodomestico ed elemento d’arredo. 

La casa ecologica: tra attenzione ai consumi e nuovi materiali

Invenzioni digitali di ultima generazione sì, ma non solo. La casa del futuro è anche ecologica, in perfetta linea con le scelte urbanistiche che stanno ridefinendo grandi città in giro per il mondo.

Progetti come Milles Arbres a Parigi, The Heights a Vancouver, il Centro Acros di Fukuoka, il Bosco Verticale a Milano, il 565 Broome Street a New York e moltissimi altri ci raccontano la tendenza che negli ultimi 20 anni sta cercando di trasformare centri cittadini in luoghi dove la sostenibilità, l’autosufficienza energetica, il green e il biodesign dialogano apertamente con la quotidianità abitativa e la frenesia lavorativa

Proprio come si trasformano gli spazi urbani, si trasformeranno anche le nostre case: ecco che il futuro vedrà quindi sempre più presenti strutture come le Case Passive, che riducono fino al 90% le spese di riscaldamento, gli Zero Net Building, fonti attive di produzione energetica, e anche la Tiny Houses, prefabbricati di piccole dimensioni completamente autosufficienti. 

Altro elemento che definirà le nostre abitazioni di domani è la biologia sintetica, che vede l’impiego di microrganismi progettati ad hoc e utilizzati come materia prima per sviluppare soluzioni architettoniche 100% sostenibili. Ed è così che nella casa del futuro potremo incontrare lampade costituite da batteri luminescenti o pareti nate da biomasse a base di miceli

Ciò che accomuna queste nuove formule è una profonda necessità di riconnessione con la natura, coniugando la necessità di vivere a basso impatto e alta qualità della vita con l’innovazione di tecnologie, forme e design. 

La casa condivisa del futuro: tra cohousing e nuove forme abitative

Proprio come la struttura della casa di domani vede l’incontro di sostenibilità e tecnologia, anche le nuove forme abitative conciliano innovazione e ritorno alle origini. 

Stiamo parlando del nuovo abitare social, dove il welfare di comunità incontra soluzioni come il cohousing, modello nato in Scandinavia negli anni ‘60 e oggi diffuso in tutto il mondo.

Vivere in co-residenza significa avere a disposizione il proprio ambiente privato e condividere servizi e spazi comuni con una community di altri nuclei di persone

Immaginiamo quindi appartamenti dove il comfort e la tecnologia sono all’ordine del giorno, e si opera lo sharing di tutto ciò che può essere condiviso: dall’energia, ai trasporti, passando per ambienti come playground e fitness zone, ma anche attività formative e ricreative. 

Siamo quindi sicuri che la casa del futuro non ponga in realtà le sue fondamenta nel passato, proprio come dettano le regole base della sharing economy

L’abitare del futuro potrebbe rimettere l’essere umano al centro, traducendo sì le esigenze quotidiane in connessioni digitali, ma anche – se non, soprattutto! – riportando il focus su ciò che conta davvero: la qualità delle relazioni, che trova la sua massima espressione in spazi dove la condivisione di servizi porta maggior beneficio per tutti

La tua casa ideale a Milano o New York

In città come Milano e New York le trasformazioni urbane e abitative sono all’ordine del giorno: specialmente in questo momento, in cui in breve tempo assistiamo a profonde modificazioni, come lo svuotamento di Manhattan a marzo 2020 e la successiva ripresa del mercato, è fondamentale saper leggere i segnali del presente per immaginare le richieste del futuro

Ed è proprio in questo scenario che si inserisce la ricerca di appartamenti e immobili di pregio, spazi in cui investire oggi per abitare – o sviluppare un reddito – domani e negli anni a venire.

Il metodo di lavoro Reisol si basa proprio su passaggi strategici che ci permettono di affiancare il cliente tramite ascolto delle esigenze e dialogo costante, accurata selezione e sinergia con altri professionisti che alzano la qualità dell’esperienza sia di acquisto che di locazione e ristrutturazione. 

È con questa strategia che sviluppiamo i servizi di Advisory, Agency Asset, Project e Property management, creando per i nostri clienti un ponte tra Milano e New York, città note per aver sempre anticipato i tempi. 

Lavoriamo con chi è alla ricerca della casa del futuro: che tu stia cercando un investimento ad alta redditività o stia coltivando il sogno di vivere in una grande metropoli come New York che ha lo sguardo sempre rivolto al domani, non esitare a contattarci! Per noi, il futuro è già qui.

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