I motivi per cui un imprenditore può decidere di aprire la propria attività negli Stati Uniti sono diversi: potrebbe, per esempio, trattarsi di un business focalizzato su prodotti d’eccellenza italiana, oppure un progetto rivolto ad italiani che vivono e lavorano in America.
O ancora, potrebbe essere un’impresa di import-export, con la quale si importano in Italia merci made in USA, riferite magari a un particolare settore merceologico.
Capita spesso che i clienti che si rivolgono a noi per valutare investimenti a New York si informino anche su come sviluppare il proprio business, oppure che i clienti stessi siano alla ricerca di locali commerciali per portare avanti un determinato progetto.
Proprio per questo oggi dedichiamo un approfondimento ai passaggi che è importante conoscere per aprire un’attività imprenditoriale, commerciale, al pubblico o di consulenza negli Stati Uniti, osservando da vicino sia la strategia che è importante mettere in atto sia i documenti e le licenze che possono essere richieste dal punto di vista legale e fiscale.
Che attività si possono aprire negli Stati Uniti?
Gli italiani che vivono in una metropoli multiculturale come la Grande Mela, ad oggi sono circa 3 milioni e mezzo e, tra loro, ci sono anche molti imprenditori, come ad esempio i millennials che hanno deciso di trasferirsi, portare avanti la propria attività e di investire in immobili nel 2020.
Grazie alla nostra esperienza abbiamo valutato che i settori che risultano particolarmente appetibili alla clientela americana sono relativi ad eccellenze del nostro Paese, tra cui:
- attività che hanno a che fare con il real estate negli USA
- apertura di locali per la ristorazione, come ristoranti, bar, pizzerie e gelaterie
- attività di consulenza dedicate, per esempio, ad altri italiani che si stanno trasferendo negli Stati Uniti
- import e distribuzione di vino italiano in America
- apertura e promozione di temporary store in grandi città, come ad esempio New York
- apertura e gestione di showroom e boutique di nicchia nel settore moda
- export di calzature handmade italiane
- export di abbigliamento, soprattutto per bambini, dagli USA all’Italia.
Cosa bisogna sapere prima di aprire la propria attività imprenditoriale negli USA
Per avviare un’attività in proprio negli Stati Uniti, indipendentemente dal settore in cui si decide operare, è fondamentale prepararsi, sviluppando un progetto solido e ben focalizzato sulle dinamiche commerciali, burocratiche e fiscali degli USA.
In un territorio vasto, articolato e multiculturale come quello americano, il luogo geografico dove l’attività si svolgerà è di primaria importanza, specialmente se si tratta di un business a stretto contatto con il pubblico, come per esempio un’attività di ristorazione, un negozio o uno spazio di eventi e aggregazione.
Generalmente, i passaggi da compiere per essere certi di arrivare al momento dell’avvio del proprio progetto ben preparati sono:
- effettuare un’attenta analisi di mercato relativa al settore di attività
- stilare un elenco di tutti i documenti e gli adempimenti richiesti negli Stati Uniti per quell’attività specifica
- cercare eventuali finanziamenti, agevolazioni e incentivi
- elaborare un business plan per definire l’intero progetto e la sostenibilità economica nel breve e medio periodo
- identificare tutti i compiti atti a concretizzare le azioni individuate nel business plan
- individuare eventuali referenti locali negli USA che possono collaborare o sviluppare una parte del progetto
- effettuare un monitoraggio attento e aggiustare il tiro quando necessario.
Indicazioni per gli imprenditori: che tipo di società aprire e a quali enti fare riferimento?
Per capire che tipo di società è meglio aprire per definire il progetto imprenditoriale può sicuramente essere utile rivolgersi a un consulente esperto in business administration negli USA, come un avvocato, un accountant o un fiscalista.
In generale, è utile essere a conoscenza delle due tipologie principali di società che si possono costituire in America, ovvero la Corporation – simile a una società per azioni – e la Limited Liability Company, attinente alla forma societaria italiana delle SRL.
È poi fondamentale sapere che, in America, l’apparato che si occupa delle piccole e medie imprese è la Small Business Administration, a cui si può fare riferimento sia per ricevere informazioni che per essere assistiti negli aspetti tecnici, relativi e alla sicurezza e anche per accedere a certi tipi di finanziamenti.
Tutti i passaggi da compiere per avviare un’attività oppure rilevarne una
Oltre all’apertura di una nuova società o attività imprenditoriale, è possibile anche rilevare attività già esistenti, rinnovandole oppure prendendone le redini.
In entrambi i casi, è importante essere accuratamente informati sui passaggi richiesti dalla legge e sul corretto approccio dal punto di vista burocratico e fiscale:
- in caso di attività rilevata, sarà necessario essere in possesso di tutta la documentazione che attesta la vendita, l’acquisto, il passaggio di proprietà, gli asset oggetto della compravendita, i termini di pagamento, eccetera
- organizzare l’attività come entità legale (LLC oppure Corporation) conferendo quindi la struttura societaria e aziendale più idonea, in base al numero di soci, di dipendenti, di vulnerabilità, disponibilità fiscale, eventuali scoperti, eccetera
- registrare la società e ottenere il codice identificativo Employer Identification Number, dall’Internal Revenue Service
- scegliere il proprio nome consultando il database del Patent and Trademark Office, l’ufficio brevetti fiscale americano.
Visti necessari per aprire un’attività in America
Un altro aspetto da considerare con attenzione sono i documenti necessari per procedere con la costituzione dell’attività: come vedremo tra poco, l’imprenditore che vuole sviluppare il proprio business nel mercato americano, deve essere in regola con visto, documentazioni fiscali e burocratiche, oltre che alcuni permessi e licenze. I passaggi da compiere non sono pochi e, come ben sappiamo, la legge americana, pur permettendo di sviluppare attività in modo piuttosto agevole, è molto restrittiva verso gli inadempimenti e le scorrettezze.
Il nostro suggerimento, quindi, è come sempre quello di informarsi con scrupolosità su tutti gli aspetti che elenchiamo di seguito.
Per soggiornare in America per motivi lavorativi, e fermarsi quindi per più di tre mesi, è necessario essere in possesso di un visto specifico, che può appartenere a una delle seguenti tipologie:
- visto temporaneo per aprire o gestire un’attività nel commercio di beni o servizi
- visto per lavoratori temporanei, dedicato quindi a chi viene assunto o ingaggiato
- visti per immigranti, necessario per chi decide di trasferirsi definitivamente negli USA.
A seguito della richiesta del visto, a seconda delle condizioni di vita e lavoro peculiari di ogni imprenditore o lavoratore, potrà poi essere richiesta la Green Card, un visto permanente che consente di vivere e lavorare negli USA a tempo indeterminato.
Permessi e licenze per lavoratori e imprenditori nel settore food
Dopo aver svolto i principali adempimenti burocratici e formali per avviare la propria attività, sarà necessario informarsi sulle licenze obbligatorie per poter operare nel settore di riferimento. In particolare nel settore alimentare e di somministrazione di cibo e bevande al pubblico, la legge americana prevede numerosi certificati, di cui è fondamentale essere a conoscenza:
- licenza commerciale, necessarie per avviare qualunque tipo di business negli USA
- certificate of occupancy, che attesta la buona condizione e le norme di sicurezza dei locali dove si svolge l’attività
- building health permit, permesso che attesta la salubrità del luogo di lavoro dal punto di vista igienico-sanitario
- employee health permit, documento obbligatorio per i dipendenti di bar e ristoranti, rilasciato a seguito di uno specifico corso, che attesta le competenze igienico-sanitarie di base per poter lavorare a contatto con il pubblico
- food service establishment permit, rilasciato dal Department of Health (DoH), è un documento fondamentale per poter somministrare cibo e bevande. Qualunque locale deve quindi garantire che, nello staff, ci sia un responsabile in possesso del Food Protection Certificate
- sidewalk cafe permit, licenza che permette di servire cibo e bevande all’esterno del locale. Per ottenerlo è necessario presentare domanda al Department of Consumer Affairs
- sign permit, licenza che permette di affiggere un’insegna fuori dal locale
- music license, fondamentale per riprodurre musica in un locale aperto al pubblico
- liquor license, licenza obbligatoria per vendere bevande alcoliche
- valet parking permit, permesso che fa riferimento al posizionamento, quantità e dimensione dei cassonetti dell’immondizia che si desidera vengano collocati fuori dal locale.
- Come abbiamo visto, gli aspetti da tenere in considerazione sono diversi, ed è importante capire come vanno organizzati per poter sviluppare la propria attività in modo soddisfacente, mettendo sul mercato un progetto valido, strutturato e in regola con tutte le normative richieste negli Stati Uniti.
Il nostro ultimo consiglio, dato dall’esperienza di incontro e dalla consulenza fatta per numerosi clienti italiani, è quello di cercare informazioni da concittadini presenti su territorio USA, così come far affidamento sui propri contatti nella zona che si andrà a presidiare.
La conoscenza di dinamiche specifiche, la presenza territoriale, la rete di relazioni e la costruzione della propria affidabilità è fondamentale.